Resistenza e antifascismo oggi

 

La Resistenza oggi per noi deve essere un antidoto al razzismo, un impegno per il bene comune. Per noi che nasciamo come antifascisti vuol dire che se il fascismo è stato annientamento delle diversità, ecco che per noi oggi Resistenza vuol dire valorizzare le differenze. Resistenza vuol dire difendere la Costituzione antifascista (con buona pace di La Russa), e tutte le conquiste sociali che ne sono derivate.

Vuol dire difendere la memoria delle tante vittime civili che ci sono state durante le manifestazioni: dai morti di Reggio Emilia a Carlo Giuliani, passando per Giorgiana Masi e centinaia d'altri. Vuol dire non dimenticare chi ha messo le bombe sui treni e nelle piazze. Se il fascismo è stato divisione fra i popoli, per noi oggi Resistenza vuol dire la solidarietà fra tutti i popoli.

Se il fascismo ha voluto dire che solo i migliori vanno avanti, per noi Resistenza vuol dire che si arriva assieme alla meta senza lasciare nessuno indietro: prima chi ha bisogno da qualunque parte provenga e chiunque egli sia, non “Prima gli italiani”. Se il fascismo è stato voler essere un'utopia realizzata, ecco che per noi Resistenza vuol dire coltivare continuamente utopie: niente confini ad esempio, o niente guerre come diceva Gino Strada, o magari niente proprietà privata aggiungo io. Nel traguardo impossibile dell'utopia possiamo trovare la forza per realizzare tanti punti intermedi.

Se nel fascismo decidevano in pochi, ecco che Resistenza vuol dire “informarsi per partecipare” (Altiero Spinelli credo) perché “Libertà è partecipazione” (Giorgio Gaber), Resistenza vuol dire studiare la Storia perché come diceva Primo Levi: “Chi non conosce il proprio passato è condannato a riviverlo”, ma anche perché se lasciamo la Storia all'oblio ciascuno poi può dire quello che vuole.

Se il fascismo era “Me ne frego”, noi sentiamo invece come nostro il “Mi interessa” (I care) di Don Milani

Ricordiamoci che la vera forza del fascismo è derivata dall’incapacità delle forze e delle istituzioni democratiche di risolvere i problemi di fondo della maggior parte delle persone, di garantire cioè la sicurezza (soprattutto sociale) dei propri cittadini.

Resistenza vuol quindi anche dire lottare a più livelli per migliorare le condizioni di tutti: utilizzare il noi senza farlo seguire da “voi” o da “loro”, questo è Resistenza, questo è antifascismo.

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