2018-01 Intervento per giornata della Memoria

    Dal 2006, il 27 gennaio di ogni anno si celebra la "Giornata della Memoria", a ricordo delle vittime dell'olocausto (la Shoah): l'annientamento del popolo Ebraico; il giorno è stato scelto dalle Nazioni Unite perché fu quando, nel 1945, l'Armata Rossa liberò il campo di sterminio di Auschwitz (Oświęcim in polacco).

    Per estensione vengono ricordate in questa giornata tutte le vittime dei campi di concentramento: Ebrei, Rom, omosessuali, detenuti politici, disabili e Testimoni di Geova sono le principali categorie fra le quali vennero divisi i milioni di vittime.

    Lonato non ha visto deportazioni di Ebrei, ma a fine guerra i detenuti nei campi di lavoro e di concentramento tedeschi erano attorno alle cinquecento unità, come possiamo trovare scritto in una comunicazione, conservata presso l'Archivio Comunale, del primo Sindaco dopo la Liberazione Michele Ondei.

    Fra quei cinquecento lonatesi vi furono decine di vittime: IMI, militari a Cefalonia, civili; di alcuni sono noti data di morte e luogo di sepoltura, di altri è nota solo la data della scomparsa.

    L'artista tedesco Gunter Demnig dal 1997 si occupa di posare le “Pietre d'inciampo” a ricordo dei milioni di martiri del nazismo (e del fascismo).

    Ad oggi solo una pietra d'inciampo è stata posata in memoria di un lonatese: si trova a Brescia, in Contrada del Carmine N.° 16; lì vi abitava Alessandro Gentilini nato a Lonato nel 1916, arrestato durante una retata in Via Battaglie (sempre a Brescia) il 6 giugno del 1944, internato come detenuto politico a Gusen (sottocampo di Mauthausen), dove venne assassinato il 17 aprile del 1945.

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